“Brandimarte era il nome di mio nonno, era il nome di battesimo di mio nonno”, dice Bianca Guscelli con la voce rotta dall’emozione. “Tutti credevano che fosse il cognome ed invece no, Brandimarte era un personaggio dell’Orlando Furioso, e lui è stato un vero e proprio guerriero che è nato dall’amore di mia nonna per l’Ariosto. Già, perché il mio nonno un guerriero lo è stato davvero, degno erede di quel nome. Sia per le tecniche innovative che ha portato nell’argenteria, sia per l’entusiasmo che ha portato nella vita.

Una vita che ha vissuto pienamente. Mio nonno amava. Amava l’amore, amava le donne, amava la natura, amava il vino, amava la buona tavola. Mio nonno amava l’argento. Lui morì che io avevo 6 anni ed io ricordo ancora la paura che mi faceva quando mi sgridava e mi chiamava “biancheria”. Però era unico ed io amo viverlo tutt’oggi nei ricordi di coloro che lo hanno amato. Organizzava cene con novanta persone. Tavole imbandite con bicchieri in argento. Lui vedeva il marketing anche quando non c’era. Ha dato il suo nome all’azienda.
Il nonno era cresciuto in un orfanotrofio perché figlio di contadini che non riuscivano a mantenerlo. La madre lo ha riaccolto tra le sue braccia quando aveva dieci anni e lo ha riconosciuto alla stazione perché aveva una rosa in mano.
Iniziò a lavorare come argentiere a Firenze e poco dopo conobbe mia nonna. Ebbe i primi due figli, mio padre e mia zia. I primi due dei sette figli che ha avuto mio nonno.

Io sono pertanto nata e cresciuta in mezzo all’argento. Ed io piccola, all’uscita di scuola, mi trovavo in questa fabbrica di artigiani ed ogni giorno sentivo di innamorarmi sempre di più. I miei ricordi sono lì, le mie emozioni sono lì.
Dopo gli anni di studio, con non poca fatica, convinsi mio padre a prendermi a lavorare con lui, e lì ho imparato tutto quello che so. Facevo di tutto, ero la ragazza di bottega, ma ero anche la ragazza instancabile, perché quando ami non ti stanchi mai.
Quando c’è stato la chiusura dell’azienda, con le luci di Brandimarte, si sono spente le luci anche dentro di me. Insieme al mio compagno Stefano, sono poi riuscita a riacquistare il marchio. Sono riuscita a riappropriarmi del mio nome e della mia famiglia. E da lì per me ha avuto inizio un’altra vita. Una nuova Bianca è nata, sul ricordo di tutto l’amore che c’era stato”.

Oggi Bianca è più entusiasta che mai, perché dal niente ha ricostruito tutto. Ha studiato, ha parlato, ha incontrato gli artigiani, ha messo tutto il cuore ed è riuscita ad accostare il suo nome a quello di Brandimarte.
Ha dato una nuova veste all’azienda, ha cercato di renderla più contemporanea, senza perdere la preziosità di Brandimarte. Perché quando compri Brandimarte, compri un prodotto fatto a mano, compri una storia, compri la tradizione.

Accanto a lei suo padre, quello che lei definisce “il mio mentore”, quello con cui ha iniziato, quello che le è stato sempre accanto e che non smette mai di essere “babbo” e maestro.
Il suo angolo in Via del Moro a Firenze oggi profuma di buono e di bello, e se il nonno di Bianca, se Brandimarte, potesse scendere ancora una volta da quel treno, quella rosa, sicuramente, la regalerebbe a lei.
Brandimarte
Via del Moro 92 r Firenze
Tel: 0552693384
fb: @brandimarte
ig: brandimarte_firenze
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